IN FASE DI ESTINZIONE

L’Arca di Joel Sartore

Nel 2016 il noto fotografo Joel Sartore,collaboratore della National Geographic, nel 2006 ha intrapreso un ambizioso progetto fotografico chiamato “Photo Ark” con l’intento di poter fotografare tutte le specie animali, e in alcuni casi -i più estremi- anche gli ultimi esemplari che sono ancora in vita. In particolare, l’intento del fotografo era di lasciare un ricordo, congelare nel tempo le specie ad alto rischio di estinzione prima che sia troppo tardi.

Il progetto è durato circa dodici anni -anche se non è ancora del tutto concluso- e ha portato il fotografo a viaggiare nei luoghi più sperduti del pianeta con l’obiettivo di tutelare attraverso le sue particolarissime foto tutte quelle specie animali che nel giro di qualche decennio potrebbero essere dichiarate definitivamente “estinte”.
Non interessa la grandezza o la bellezza dell’animale, se si tratta di un insetto o di un mammifero, Sartore gli ha fotografati tutti mostrandone le specifiche caratteristiche e particolarità: la sua tecnica è porre gli animali in primo piano e facendo risaltare le  peculiarità con uno sfondo o bianco o nero cercando di riprodurre e cristallizzare le “anime di ognuno di loro”.

La maggior parte degli animali ripresi da Sartore sono considerati ad “alto rischio di estinzione”. Ma cosa vuol dire che moltissime specie si stanno estinguendo? Per estinzione si intende, almeno in campo biologico scientifico, la completa scomparsa di un essere vivente dalla Terra. Insomma, una tragedia irrevocabile.

L’ultima estinzione di massa mai stata registrata dal nostro pianeta è stata quella dei dinosauri circa 66 milioni di anni fa a causa di un gigante meteorite che provocò uno sconvolgimento catastrofico per la storia biologica della Terra, secondo alcuni scienziati una seconda estinzione è già in corso ma questa volta il colpevole non è un fenomeno naturale, ma il primo accusato di questo crimine è proprio l’uomo. La colpa è solo nostra.

Ovunque vediamo specie che stanno scomparendo. Negli ultimi anni i tassi di estinzione sono aumentati vertiginosamente nell’intero pianeta, gli ultimi dati indicano alcuni numeri che sono nettamente superiori a indici di solamente cinquanta anni fa; i dati sono così preoccupanti che secondo molti scienziati ci stiamo avvicinando alla fase iniziale di una nuova estinzione di massa.

Andando a vedere i numeri ci rendiamo conto che nell’ultimo secolo sono circa 2700 le specie che si sono estinte in tutto il pianeta e sono più di 5000 le specie animali in pericolo che sono seriamente minacciate dalla distruzione del loro habitat naturale. Dal 1900 ad oggi il numero delle specie animali in tutto il mondo si è quasi dimezzato, un risultato simile non ha mai visto precedenti nella storia dell’umanità.

L’estinzione di un animale non era mai stata così frequente come oggi: da quando l’uomo ha messo piede sulla terra l’estinzione non è più un fenomeno così raro, ma è diventato circa mille volte più veloce rispetto a quella naturale, che avveniva appunto “per natura” e non a causa dell’uomo. Si parla ad oggi di “antropocene”, un’epoca geologica caratterizzata dall’uomo che modifica e trasforma -nella maggior parte dei casi anche distruggendo- l’ambiente terrestre compromettendo l’equilibrio dell’ecosistema.

 L’uomo trasformando il mondo ambiente che lo circonda, urbanizzando, occupando sempre più sezioni del pianeta (rubandolo agli animali) ha accelerato il processo di estinzione che prima era regolarizzato dai tempi della natura, ma oggi sta diventando un serio problema che sta mettendo a rischio l’intera biosfera.

Effettivamente non è che il fenomeno dell’estinzione non sia mai esistito, in realtà l’estinzione c’è sempre stata e generalmente fa parte del processo naturale: vita e morte, alcune specie si sono estinte altre di nuove sono nate, si tratta di un fenomeno del tutto naturale che da secoli e secoli avviene nel nostro pianeta, quasi “di norma”.

Ma in realtà negli ultimi decenni questo processo sta assumendo delle tendeze che non possono più essere ignorate e e definite come dei processi “normali” o “naturale”.  

La scomparsa dell’habitat, la caccia e pesca, i cambiamenti climatici, la continua intromissione dell’uomo nell’ambiente naturale, sono solo alcune delle maggiori sfide che molte specie animali devono o hanno dovuto combattere (uscendone sconfitti) e rappresentano una grave minaccia che sta compromettendo la nostra unica casa.

La scomparsa degli habitat è una delle più gravi minacce per gran parte degli animali, questo fenomeno è dovuto principalmente all’urbanizzazione, l’agricoltura e lo sviluppo commerciale che continuano ad invadere gli ambienti naturali degli animali, non curandosi minimamente di chi vi abitava. Gli habitat non sono più quelli di cui gli animali disponevano prima, ma ora sono limitati e trasformati, artificiali e difficilmente le specie riescono ad adattarsi ai nuovi spazi. Disboscamento, deforestazioni, inquinamento, l’uso abusivo di pesticidi non fanno altro che diminuire sempre di più la possibilità della biodiversità nel nostro pianeta e che hanno condotto nel tempo alla scomparsa di numerosi insetti e invertebrati. Per non parlare poi del cambiamento climatico che gioca un ruolo rilevante nella scomparsa di molte specie del regno animale…direttamente o indirettamente, nolenti o volenti, siamo noi la causa della scomparsa parziale se non addirittura totale di molte specie animali.

Per noi oggi è normale e frequente parlare di “estinzione”, ma la questione è proprio questa: non è assolutamente normale che stiamo segnando la piena scomparsa di esseri viventi che sono qui da molto più tempo di noi. È un processo ormai in atto e difficilmente reversibile, Sartore ha dedicato la sua intera vita per rallentare questi effetti.

È importante sensibilizzarci, formarci e apprezzare il mondo che ci è stato dato, garantirne la sopravvivenza e rispettarlo, piuttosto che autocondannarci alla distruzione. Ormai però possiamo solo limitare i danni e cercare di arginarne le catastrofiche conseguenze delle nostre azioni, ma se continuiamo così la condanna a morte è oramai segnata.

È proprio questo il messaggio che vuole lanciare all’intero genere umano Joel Sartore: tutelare quelle specie animali che via via stanno scomparendo e rallentare questo tremendo processo di scomparsa della diversità. Nonostante i grandi obiettivi raggiunti dal fotografo e dall’enorme raccolta di ricerche, foto, e dati degli animali che ha convocato nella sua Arca, per Joel la strada è molto lunga e non si sente ancora del tutto soddisfatto del lavoro che ha compiuto in questi anni: si tratta di un progetto enorme che però non può dirsi completamente concluso, secondo le previsioni del fotografo serviranno ancora dici anni prima di poter terminare il lavoro. Si tratta di una corsa contro il tempo e speriamo che Joel riuscirà a immortalare tutte le specie in via di estinzione prima che queste spariscano del tutto.

Rispondi

Inserisci i tuoi dati qui sotto o clicca su un'icona per effettuare l'accesso:

Logo di WordPress.com

Stai commentando usando il tuo account WordPress.com. Chiudi sessione /  Modifica )

Foto di Facebook

Stai commentando usando il tuo account Facebook. Chiudi sessione /  Modifica )

Connessione a %s...