Il caffè nel mondo

di Sara Chiriatti

Il caffè nel mondo

Come si può pensare di iniziare la giornata con il piede giusto se non si è prima passati dalla cucina a preparare un caffè? Non importa se si è in ritardo per la lezione o per un impegno di lavoro, il caffè per noi italiani è un rito che sarebbe un sacrilegio saltare.

Compagno fedele di notti insonni e di pomeriggi di studio intensi, il caffè è ciò che non manca mai dopo un lungo pranzo di famiglia o in un pomeriggio tra amici.

Di solito in una piccola tazzina, scuro e dal profumo intenso: questo è l’espresso all’italiana. Ma in giro per il mondo pensiamo tutti alla stessa cosa quando sentiamo la parola caffè?

Rimanendo in Europa, andiamo ora a scoprire le tante tradizioni che si nascondono dietro al caffè.

Norvegia

Il Karsk è il caffè che storicamente era bevuto dai contadini del nord della Scandinavia. Veniva preparato mettendo una moneta sul fondo della tazza, poi si aggiungeva il caffè fino a che la moneta non scompariva, e successivamente il liquore fino a che la moneta non diventava di nuovo visibile.

Irlanda

Se pensi all’Irlanda ti viene in mente l’Irish Coffee, una bevanda servita nelle occasioni speciali, dal gusto forte ma allo stesso tempo delicato. Un bicchierino di whisky irlandese, zucchero di canna, caffè caldo e panna densa: questa è l’alternativa al tradizionale caffè.

Germania

Dopo gli Stati Uniti è la Germania una delle più grandi esportatrici di caffè al mondo. Qui la storia del caffè ha inizio nel 1721, quando ad Amburgo e a Berlino vengono aperte le prime due caffetterie.

In Germania si beve l’Eiskaffee, più simile ad un dessert che ad un semplice caffè, in quanto si aggiunge la panna, il gelato alla vaniglia e il cacao, il tutto su una base di caffè istantaneo.

Poi c’è il Pharisäer, un caffè “che scalda”, con zucchero e rum. Questa ricetta risale al XIX secolo, quando per aggirare il divieto da parte dei Frisoni tedeschi di bere alcool questo veniva nascosto nel caffè.

Spostandoci in Asia, troviamo che il caffè è un rito che richiede cura e pazienza.

Vietnam

Il Vietnam è il secondo produttore di caffè al mondo dopo il Brasile. Il caffè viene portato con un filtro che fa colare la miscela a goccia, dunque non è esattamente il caffè che prendi correndo prima di andare in ufficio. Tradizionalmente il Ca Phe  viene servito con due cucchiaini di latte condensato. Si aggiunge acqua bollente, ghiaccio, il caffè macinato grossolanamente, a cui poi segue il rito del filtraggio.

Giappone

Quanto ad inventiva, il Giappone non delude mai. La tradizione viene scalciata via per dare spazio al “mondo di corsa”  in cui viviamo ora. Perché sedersi a bere il caffè quando si può avere una versione take-away da prendere a un distributore? Questo è il Kan Kohi!

Ed ora, le Americhe!

Stati Uniti

Impossibile non aver mai sentito nominare il tipico American Coffee: una dose di caffè espresso e due di acqua calda, sorseggiato nelle caffetterie mentre si lavora o si chiacchiera con gli amici. Se sei a corto di energie e hai bisogno di una spinta in più che quella bevanda al lontano gusto di caffè non ti può offrire, ecco per te il Red Coffee: una parte di caffè americano e una dose di espresso.

Messico

Qui abbiamo il caffè de Olla, realizzato con stecche di cannella.  Il nome deriva dalla pentola in coccio, la olla, in cui viene fatta bollire l’acqua. Fondamentale l’aggiunta dello zucchero di canna, il piloncillo.

Per concludere, arriviamo in Africa, dove il caffè perde tutti i connotati noti a noi italiani.

Etiopia

Il caffè in Etiopia è la bevanda nazionale, con un rituale che può richiedere anche un’ora. Si versa lo zucchero nella tazza e poi si mescola una miscela di acqua e caffè. Si inspira l’aroma con il naso e poi viene versato in tre tazze tonde, ognuna con un suo specifico nome: “awol”, “tona” e “baraka”. Solo dopo si inizia a sorseggiare lentamente. Molto diffuso il caffè al cardamomo: il Buna. Anche in questo caso c’è un vero e proprio rituale, che inizia dalla tostatura in padella dei chicchi di caffè, prosegue con la loro macinatura nel mortaio insieme alle spezie, per poi lasciar tutto in infusione nella tradizionale caffettiera in terracotta, la jebena, sui carboni ardenti.

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